Il cortisolo
è conosciuto come “l’ormone dello stress
” perché la sua produzione, in genere, aumenta a seguito di situazioni di forte stress
sia fisico che mentale. È un ormone steroideo prodotto dalle ghiandole surrenali in seguito all’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi
e svolge un ruolo fondamentale nel controllo glicemico
e nella scomposizione del glicogeno in glucosio sia nel fegato che nel muscolo. In condizioni di normalità il cortisolo raggiunge il picco di concentrazione mezz’ora
dopo il risveglio e man mano i suoi livelli calano durante l’arco della giornata fino a raggiungere il minimo intorno alle 20-22. È fondamentale tenere sotto controllo i livelli di cortisolo
perché un loro aumento è legato a diverse problematiche: aumento della glicemia, riduzione delle difese immunitarie
e aumento delle reazioni infiammatorie, accelerazione nei processi legati all’osteoporosi, catabolismo proteico, stimolo della lipogenesi e obesità, alopecia, ipertensione, calo della libido
, infezioni ricorrenti, dislipidemia, ritardata guarigione delle ferite. Inoltre, il cortisolo e la sua sovrapproduzione sono legati al Morbo di Cushing
, una patologia caratterizzata da ridistribuzione del grasso corporeo, perdita di massa muscolare, ipertensione, fragilità capillare, assottigliamento della cute, difficoltà di cicatrizzazione delle ferite, osteoporosi, immunodepressione, diabete secondario e psicosi. Al fine di seguire la normale produzione circadiana dell’ormone, il test del cortisolo
valuta la concentrazione di cortisolo in quattro diversi momenti della giornata. Il prelievo è salivare,
va effettuato alle ore 8, 12, 17, 22 e calcola la curva di concentrazione sulla base di quella fisiologica: eventuali scostamenti dalla curva saranno indice di una alterata produzione di cortisolo
.
Il metodo migliore per analizzare il dosaggio degli ormoni steroidei è quello del prelievo salivare perché nella saliva questi ormoni si trovano nella loro forma biologicamente “attiva”. Il prelievo salivare ci permette di valutare le fluttuazioni giornaliere degli ormoni analizzati e quindi di seguire l’andamento circadiano della loro produzione e attivazione. Inoltre, il test salivare può essere eseguito in autonomia, comodamente dal proprio domicilio .
Numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato la correlazione tra i livelli di cortisolo salivare e la situazione clinica dei pazienti. Studi clinici hanno mostrato una buona concordanza tra i risultati del test del cortisolo salivare e i sintomi di iperattività o esaurimento delle ghiandole surrenali. Pertanto, il test del cortisolo salivare è considerato un metodo affidabile per valutare lo stress e il funzionamento delle ghiandole surrenali.
Il test del cortisolo salivare trova ampio impiego in diversi contesti clinici. Uno dei principali ambiti di utilizzo è nella valutazione degli stati di aumentata o ridotta attività della ghiandola surrenale, come l'ipersurrenalismo da morbo di Cushing o l'insufficienza surrenalica. Inoltre, il test del cortisolo salivare è particolarmente utile nella valutazione dell'over-training, nelle terapie di stimolo delle surrenali con ACTH o simili e nella gestione dello stress cronico.
In sintesi
Bibliografia
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Direttore Sanitario Dott. Giuseppe Rossella, autorizzazione sanitaria rilasciata dal Comune di Piacenza
n° 3790 del 17/12/2024
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