Etimologia e Fisiopatologia della Proteina SPIKE: Il ruolo della Spike nella salute umana
La proteina Spike, una glicoproteina fondamentale nella struttura del virus SARS-CoV-2, ha suscitato grande interesse scientifico per il suo ruolo nelle infezioni e nei processi infiammatori. Approfondiamo insieme la sua composizione, le funzioni, e i suoi effetti sulla salute umana.
Che cos'è la proteina Spike?
La proteina Spike è una glicoproteina composta da due subunità, S1 e S2, unite da un ponte di-solfuro. Si tratta di un componente chiave del virus SARS-CoV-2, con diverse caratteristiche che ne determinano la pericolosità:
- Neurotossina: La Spike ha affinità con il tessuto nervoso, causando processi infiammatori patogenetici a carico dei nervi e del sistema nervoso.
- Antigene di superficie: È la "carta d'identità" del virus, essenziale per il riconoscimento da parte del sistema immunitario.
- Receptor Binding Domain (RBD): Questa regione, presente sulla subunità S1, funge da chiave di accesso per permettere al virus di infettare le cellule umane.
Come funziona la proteina Spike?
La Spike attiva una serie di processi fisiopatologici che hanno implicazioni cliniche significative.
1. Attivazione della cascata coagulativa
La Spike si comporta come un fattore estrinseco della coagulazione, provocando:
- Trombosi e fenomeni tromboembolici.
- Coinvolgimento dei vasi del microcircolo, come i vasa vasorum e i vasa nervorum, con possibili conseguenze gravi, tra cui:
- Paralisi del nervo ipoglosso (deviazione della lingua).
- Paralisi del nervo vago (arresto cardiaco).
- Tromboembolia polmonare.
- Microischemie encefaliche.
- Sciatalgie.
2. Attivazione della cascata infiammatoria
La Spike stimola la produzione di citochine infiammatorie, come il TGF-4, causando:
- Tempesta citolitica (Cytolytic Storm).
- Immunodeficienza, con ricorrenza di infezioni virali come herpes zoster e mononucleosi.
- Danni agli organi, come pancreatite, diabete, epatiti, encefaliti e vasculiti (manifestazioni cutanee come porpora e petecchie).
3. Induzione della risposta immunitaria
La Spike stimola le plasmacellule a produrre anticorpi IgG e IgM, rilevabili attraverso test diagnostici specifici. Questi test permettono di identificare la presenza della proteina Spike, sia come antigene di superficie virale durante l’infezione da SARS-CoV-2, sia come prodotto di stimolazione delle cellule in seguito alla vaccinazione con mRNA.
Conclusioni
In sintesi, la proteina Spike rappresenta una sostanza estranea e potenzialmente dannosa per il corpo umano. Essa non solo contribuisce all'infezione da SARS-CoV-2, ma è anche responsabile di una serie di effetti collaterali dovuti alla sua presenza nel sistema circolatorio e nei tessuti nervosi.
In sintesi la Spike è una sostanza estranea, anzi aliena, del corpo umano quindi una sostanza Not my self.
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Ematologo Poliambulatorio IGEA
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