Disturbi dell'udito: apparecchio acustico o amplificatore?

28 marzo 2024

La sordità è una condizione complessa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. In questo articolo, esamineremo da vicino quella che è definita come sordità, le sue cause, le diverse tipologie e le possibili soluzioni per affrontare questa condizione. Attraverso una prospettiva scientifica e medica, speriamo di fornire una panoramica completa su questo importante argomento.

Disturbi dell'udito: apparecchio acustico o amplificatore? Poliambulatorio IGEA Piacenza

I disturbi dell’udito, soprattutto negli anziani, possono portare ad un isolamento sociale. 

Non sentire bene spinge le persone ad isolarsi dagli altri causando, in alcuni casi, anche depressione, inoltre i disturbi dell’udito se non curati possono causare demenza senile, Alzheimer e altre patologie. Per questo risolvere i problemi dell’apparato uditivo può aiutare a risolvere anche altre malattie.

In caso di difficoltà uditive è fondamentale effettuare una visita audiometrica, rivolgendosi ad un otorino e successivamente ad un audioprotesista capace di consigliare la protesi acustica adatta alle proprie esigenze uditive e sociali.

(Spesso quando si parla di soluzioni acustiche, si commette l’errore di pensare che l’amplificatore sia una valida alternativa dell’apparecchio acustico. Ci sono delle differenze che è necessario conoscere per non danneggiare, per sempre, il proprio udito.)

“Non sento niente, aspetta che alzo il volume!”

Quante volte abbiamo avuto questa reazione, naturale, che capita a tutti se non sentono bene una conversazione o devono rispondere al telefono in un luogo molto affollato. Per questo l’amplificatore acustico può sembrare una soluzione intelligente se ci si trova a sentire poco. In realtà ogni dispositivo elettronico che mettiamo nelle orecchie dovemmo conoscerlo un po’ meglio per avere cura di non danneggiare il nostro udito.

Con la larghissima diffusione dei prodotti elettronici e delle tecnologie per la comunicazione si sono diffusi anche gli amplificatori acustici, guardati con interesse soprattutto per i loro costi: poche centinaia di euro. Una bella tentazione, se dall’altra parte gli apparecchi acustici ne costano migliaia. Ma ovviamente, una ragione c’è. Anzi, ce n’è più di una.

LE DIFFERENZE TRA APPARECCHIO ACUSTICO E AMPLIFICATORE ACUSTICO: PERSONALIZZAZIONE E FUNZIONALITÀ 
Dispositivi per l’udito: la terminologia corretta

Proprio per l’introduzione sul mercato di varie tipologie di dispositivi, per le persone non esperte è difficile orientarsi nelle scelte d’acquisto. Visto che si tratta di salute, della salute dell’orecchio, è particolarmente fare scelte consapevoli.

Nel linguaggio comune si utilizzano auricolari, amplificatori e apparecchi acustici come sinonimi, ma non lo sono nel modo più assoluto.

Auricolari: sono le cuffiette che si infilano nell’orecchio; per estensione, si intendono gli auricolari Bluetooth o con il filo che si utilizzano per sentire l’audio della tv, dello smartphone, del pc, eccetera.

Amplificatori dell’udito: sono dispositivi elettronici che amplificano ogni suono, con la possibilità di alzare e abbassare il volume di tutte le frequenze. Somigliano esteticamente agli apparecchi che si usavano una ventina d’anni fa e per questo degli occhi inesperti possono scambiarli per apparecchi.

Apparecchi acustici: sono dispositivi medici altamente tecnologici. Vanno prescritti dal medico dopo visita e test audiometrici, e vanno regolati da un audioprotesista laureato e abilitato alla professione, perché ogni orecchio e ogni ipoacusia vanno affrontati in modo personalizzato. 

AMPLIFICATORE ACUSTICO ED APPARECCHIO ACUSTICO: COSA LI DISTINGUE?

Amplificatori e apparecchi acustici non appartengono allo stesso pianeta, né sul prezzo né sulla tecnologia. Per cominciare, l’apparecchio acustico è un dispositivo medico e viene prescritto. Per questo è anche agevolato dal sistema sanitario nazionale.

Qualcuno potrebbe farsi l’idea che utilizzare un amplificatore sia più semplice perché non occorre attendere una visita, non occorre prescrizione medica e complessivamente si spende meno. Tuttavia, questo approccio è piuttosto incompleto: quando si parla di salute non si scherza, anche perché gli organi uditivi sono molto delicati.


Prezzi: amplificatori vs apparecchi


Si trovano amplificatori da 50 ai 300 euro, in vendita in farmacia e anche su e-commerce.

L’apparecchio acustico normalmente parte da 1.500 euro; il prezzo netto va in base alle agevolazioni previste dal sistema sanitario nazionale che rimborsa una parte o tutto il costo.


Tecnologia: l’apparecchio acustico è un gioiello di tecnologia


La differenza più sostanziale tra amplificatori e apparecchi è la tecnologia. L’amplificatore acustico amplifica tutte le frequenze e non può essere adattato in maniera precisa e puntuale alla perdita uditiva. È un amplificatore di suoni lineare che si regola sul volume: più alto o più basso. Gli amplificatori più tecnologici integrano una app che funziona come un equalizzatore per alcune bande o frequenze, mentre gli apparecchi acustici sono dotati di un software di fitting che consente una precisa regolazione sulle reali esigenze della persona e migliora l’esperienza d’ascolto.


Regolazione, settaggio e supporto personalizzato al percorso riabilitativo


L’apparecchio acustico va regolato da un audioprotesista, un professionista laureato che mette a frutto anni di studi e competenze. Attraverso il software di fitting, l’audioprotesista fa delle regolazioni precise in base alla perdita uditiva.

L’audioprotesista segue le persone ipoacusiche per tutto il tempo necessario a trovare il giusto comfort uditivo; c’è tutto un complesso di esami che vanno dall’audiometria tonale alla vocale, test con rumori di sottofondo e, poi, una fase di adattamento. In molti casi questo professionista diventa una figura essenziale per la riabilitazione acustica, aiutando a recuperare suoni che la memoria uditiva aveva cancellato.

Nel prezzo dell’apparecchio acustico è già compreso tutto questo supporto che può durare fino a cinque anni o comunque per tutto il ciclo di vita dell’apparecchio.

Con l’amplificatore sonoro invece non hai l’assistenza di nessuno.


Tempi di utilizzo


L’amplificatore non può essere utilizzato per lungo tempo: ogni produttore indica un tempo massimo. All’opposto, l’apparecchio acustico va indossato per il maggior tempo possibile, togliendolo solo quando si dorme.

L’utilizzo di un amplificatore acustico deve necessariamente essere circoscritto a lassi temporali brevi, si sconsiglia infatti di adoperarne uno per non più di 60 minuti continuativi.

Dal momento che, come detto, questi articoli tecnologici si limitano ad amplificare, l’esposizione a forti rumori durante il loro utilizzo potrebbe rivelarsi particolarmente fastidiosa, se non dannosa.

L’orecchio è un organo di senso molto delicato che va protetto.

L’apparecchio acustico invece, grazie alle sue funzionalità, può essere utilizzato senza problemi anche in modo continuativo, dunque dal mattino fino alla sera. Gli apparecchi acustici consentono inoltre di regolare il suono a seconda dell’ambiente in cui ci si trova, rendendo molto semplice l’ascolto dei suoni che contano.

SCEGLIERE UN APPARECCHIO ACUSTICO
È fondamentale considerare come un apparecchio acustico possa migliorare la qualità di vita di chi soffre di ipoacusia in modo nettamente superiore a quanto potrebbe fare un amplificatore acustico, soprattutto se il livello di perdita uditiva non è lieve.

La personalizzazione e la consulenza degli audioprotesisti per l’adattamento del dispositivo sono fattori sicuramente da considerare quando ci si chiede quale sia la scelta migliore, elementi assenti quando si opta per acquistare un amplificatore acustico.



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